Musiche di Charles Lecoq
Libretto di Clairville, Paul Siraudin e Victor Koning
Compagnia di Operette Alfafolies
Coro “Carmine Casciano”
Balletto Alfaballett
Scene e Costumi della Compagnia
Regia di Augusto Grilli
La scena dell'operetta si apre in Francia subito dopo la rivoluzione del 1793 dove è salito al potere il Direttorio, comandato da Barras.
La protagonista è Claretta, un'affascinante fioraia, figlia della celebre Madame Angot. Claretta è innamorata di Angelo Pitou, scrittore di canzoni di satira politica, che continua a mettersi nei guai a causa delle suo fervore rivoluzionario. Pur di non andare in sposa a Pomponnet, a cui è stata promessa contro la sua volontà, Claretta canta una canzone politica contro il capo del governo Barras e la sua favorita Lange, scritta proprio da Pitou, e viene portata in carcere.
La Lange è stata compagna di collegio di Claretta e, quando le donne si incontrano, tutto viene chiarito. L’intrigo nasce nel momento in cui Pitou e la Lange si conoscono e s’innamorano a prima vista: Claretta è furibonda! Dopo tutto quello che ha fatto, pur di rimanere fedele a Pitou… bella ricompensa!
La figlia di Madame Angot organizza un incontro amoroso fra Pitou e la Lange al quale fa intervenire tutto il popolo. La Lange e Claretta incominciano una baruffa e alla fine chi se ne gioverà sarà proprio il buon barbiere Pomponnet che condurrà all’altare Claretta.
L'Angot è ricca di arie, duetti, terzetti e pezzi concertati; è una continua satira della Francia ai tempi del Direttorio - non è un semplice episodio, essa ritrae un'intera epoca e pone a nudo le stramberie di certi personaggi ai quali la storia assegna un posto distinto. Il certo è che a noi italiani sfuggono molte bellezze, molti tratti di spirito, e certi frizzi che in Francia sono più apprezzati; non è questione di conoscere a fondo la storia degli avvenimenti di quella repubblica, bisognerebbe conoscere certi episodi di quel tempo, certe cronachette scandalose passate nel dominio del popolo, ma taciute dagli storici per un certo qual riguardo alla patria... ed anche alla decenza!.
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