Musiche di Johann Strauss Jr.
Libretto di C.Haffner e R. Genée
Compagnia di Operette Alfafolies
Coro “Carmine Casciano”
Balletto Alfaballett
Scene e Costumi della Compagnia
Regia di Augusto Grilli
Falke, a seguito di uno scherzo fattogli da Gabriel Eisenstein, viene soprannominato “pipistrello” e decide
di restituire lo scherzo. Organizza una festa al palazzo Orlowsky invitando Gabriel e tutti gli amici e familiari, compresa la cameriera Adele. Gabriel però è stato condannato ad 8 giorni di carcere e presto verranno a prenderlo a casa, così decide di uscire annunciando alla moglie Rosalinde che andrà in prigione. In realtà andrà alla festa rinviando l’incarcerazione; si presenterà come Marchese de Renard e alla fine della festa si recherà al carcere. Rosalinde, resta in casa da sola, ma giunge Alfred, suo eterno spasimante. I due stanno per cedere alla passione, quando arriva Frank, il direttore del carcere, che cerca Gabriel per condurlo in prigione. Rosalinde, fa passare Alfred per suo marito: sarà lui ad essere arrestato. Alla festa giunge Frank e anche una misteriosa contessa ungherese mascherata, che viene corteggiata da Gabriel, il quale le dona il suo orologio d’oro. A mezzanotte Frank accompagna Gabriel in carcere. Quando quest’ultimo viene a sapere della visita notturna di Alfred, chiede spiegazioni a Rosalinde, la quale gli fa vedere il suo orologio d’oro. Era lei la misteriosa dama ungherese che Gabriel corteggiava. Rosalinde lo perdonerà. Ma il vero colpevole chi è ? Lo champagne naturalmente!
Strauss impiegò quarantatré giorni per comporre la partitura del Pipistrello, capolavoro non solo suo, ma di un genere: l’operetta. Una decina d’anni prima Offenbach gli aveva detto che sarebbe stato un buon compositore di operette: mettere un valzer sotto le parole era il suo mestiere. Venti anni dopo il debutto, non troppo fortunato, fu salutata dal successo a Parigi e Berlino, e dopo un ventennio di acclamazione popolare e di riserve critiche, il titolo entrerà trionfalmente nel repertorio dell’Opera di Vienna, per consegnare la propria perenne giovinezza al repertorio classico.
La nostra compagnia, da sempre impegnata nella riscoperta e nella valorizzazione dell’operetta, si è voluta cimentare in questa difficile impresa, che speriamo possa stupire e affascinare il pubblico e rendere merito al genere stesso.
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