Operetta di Leon Bard
Compagnia di Operette Alfafolies
Coro “Carmine Casciano”
Balletto Alfaballett
Scene e Costumi della Compagnia
Regia di Augusto Grilli
NUOVA Produzione presentata al Salone Margherita di Roma a Marzo 2011
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Il Duca di Pontarcy corteggia Edy, telefonista e si reca spesso nell’ufficio telefonico dove la ragazza lavora per farle una corte spietata. Ma Edy ama (ed è ricambiata) un giovane scapestrato il quale a suo tempo ebbe una relazione con Frou-Frou, stella del Tabarin, ora sposata allo stesso Duca di Pontarcy.
La trama dell’operetta si snoda, infatti, sulla base di situazioni intriganti che si creano in relazione ai vincoli affettivi che legano questo quartetto. Equivoci comici si susseguiranno maggiormente allorché si presenterà Sofia, uno strano tipo di accertatore dei redditi, per indagare sulle entrate favolose di Frou-Frou. La situazione diventa incandescente quando, al secondo atto, in un night, si ritroveranno tutti i personaggi della vicenda: il Duca di Pontarcy e la bella Frou-Frou, il giovane ex amante di Frou-Frou, Edy la telefonista, Sofia l’accertatore delle tasse, M.me Morel caposala dei telefoni, che Sofia scambia per una donnina allegra. Equivoci molto comici si alternano a situazioni paradossali sino all’immancabile lieto fine.
Con un libretto da “pochade” e un sapiente dosaggio musicale, questa operetta ottenne un grandissimo successo. L’aria d’entrata di Frou Frou divenne popolarissima, così come il duettino “Ah, come si sta ben” e non ci fu compagnia d’operetta in Italia che non annoverasse nel suo repertorio questo titolo. Tutte le soubrettes volevano essere la duchessa Frou Frou. Riproponiamo questo spettacolo, in cartellone per tutti gli anni Venti, che rispetto a “Cin ci là” ed “Il paese dei campanelli” ha perduto un poco della sua notorietà: e dire che questo lavoro rievoca come pochi l’atmosfera svagata e ironica dell’operetta italiana del primo Novecento.
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